Esempi di trasformazioni sociali implicati dall'eziologia epistemica

di Giulio Portolan




Abbiamo sostenuto che le tre condizioni per la sopravvivenza biologica del genere umano sono memoria, castità e ginnastica sprigionate a livello globale. Vediamo ora di capire quali tipi di trasformazioni sociali sono implicate dall’eziologia epistemica. 

Alcuni esempi:

1. meritocrazia per la gerarchizzazione della società in classi dirigenti e classi operative;

2. classi scolastiche costituite da 10 allievi;

3. separazione nelle classi scolastiche tra maschi e femmine;

4. maggior numero nel mondo (x10.000) di teatri, osservatori astronomici, piscine e palestre;

5. persone pagate per dedicarsi all’arte: pittura, scultura, architettura artistica;

6. reddito pro capite percepito per studio, castità e ginnastica, in base al loro livello virtuoso;

7. maggior numero nel mondo (x10.000) auditorium per musica classica;

8. maggior numero nel mondo (x10.000) orchestre di musica classica;

9. maggior numero nel mondo (x10.000) di conservatori musicali

10. riqualificazione con laurea di mestieri umili come commesse, bariste, operatori scolastici, operatori ecologici, camerieri;

11. diminuzione di personale medico-sanitario dedito alla cura di malattie genetiche e virali, con conservazione di quello per le urgenze da trauma (ortopedia, odontoiatria, ecc.);

12. diminuzione dell’avvocatura nel settore penale e civilistico (minore conflittualità sociale e minore criminalità);

13. cessazione dei portali Internet a carattere erotico;

14. cessazione della prostituzione;

15. diminuzione (non per divieto di legge) della contraccezione e del relativo commercio;

16. aumento del numero delle eccellenze nello studio, nel lavoro, nello sport, e relative premiazioni;

17. ritorno del nozionismo a scuola;

18. emarginazione progressiva delle nuove tecnologie e loro uso sempre più consapevole;

19. generazioni simmetrica nella procreazione di soggetti figli maschi e femmine;

20. fine della nascita di soggetti down e disabili in generale (niente più autistici);

21. progressiva scomparsa dell’insegnamento nel sostegno (cessazione delle disabilità associate alle studio: dislessia, discalculia, ecc.);

22. diminuzione progressiva della popolazione mondiale, da 8,5 miliardi di individui, a 1 miliardo e meno (fino a 500 milioni su tutta la terra);

23. fine delle guerre;

24. scomparsa della povertà e della precarietà dal mondo;

25. maggiore consapevolezza nella cura degli animali;

26. fine dei problemi ecologici a livello globale;

27. competizione “sana” tra lavoratori;

28. competizione “sana” tra imprese;

29. maggiore autarchia e minore globalizzazione;

30. minori spostamenti per lavoro;

31. fine delle migrazioni;

32. conservazioni delle identità nazionali fondate sul “sangue”;

33. massimizzazione dello spostamento per il turismo;

34. maggiore tempo libero;

35. orario di lavoro di 4 ore al giorno, compensato dal maggiore studio;

36. formazione e istruzione di massa globali totalizzate;

37. massimizzazione globale della lettura dei libri e dell’interesse per essi;

38. fine del conflitto tra cultura scientifica e cultura umanistica;

39. fine progressiva dell’ateismo;

40. massimizzazione delle religioni storiche;

41. pace universale totale e irreversibile;

42. fine del nichilismo;

43. fine dei suicidi;

44. fine della globalizzazione;

45. fine del capitalismo e del turbocapitalismo;

46. fine della tecnocrazia.


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