COME SI DIVENTA IMPRENDITORI DI SUCCESSO: INTERVISTA A STEFANO PIGOLOTTI

Abbiamo intervistato Stefano Pigolotti, Personal Coach Professionista, che, attraverso un percorso evolutivo chiamato Skills Empowerment permette agli imprenditori di amplificare le proprie capacità portandoli al successo. 

Stefano Pigolotti
Stefano Pigolotti 


COME SI DIVENTA IMPRENDITORE DI SUCCESSO?

Avendo coraggio, il coraggio di seguire la propria istintività imprenditoriale incanalandola in un percorso analitico che limiti i rischi, giungendo quindi a poter effettuare delle scelte non necessariamente giuste o sbagliate.
Avere l’essenza dell’imprenditore non vuol dire necessariamente avere una dote dalla nascita, ma sicuramente un talento che si può allenare.
È attraverso la formazione che possiamo permetterci di far crescere il coraggio necessario a superare le nostre paure
Talvolta una felice intuizione non viene cavalcata perché temiamo di sbagliare, altre volte prendiamo una decisione per puro istinto. In tutti e due i casi è la paura che là fa da padrona e ci porta a NON SCEGLIERE .


QUANTO INCIDE LA CAPACITÀ DI CAMBIARE?

Nella vita ognuno è libero di cambiare la propria strada, il proprio mutamento nella vita e nel lavoro è davanti a noi. C'è un termine che rende molto bene l'idea: la resilienza, la capacità che abbiamo di cambiare di fronte alle situazioni avverse. Sono persone resilienti quelle che, immerse in circostanze avverse, riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti.





IL CAMBIAMENTO COME MIGLIORAMENTO, DUNQUE? 

Assolutamente si. Nell’ultimo ventennio l'imprenditoria ha basato le proprie scelte e i propri cambiamenti su analisi approfondite di ogni possibile rischio, depotenziando la forza di una scelta istintiva in quanto considerata portatrice di alto rischio.
Ma l’imprenditore è colui che segue il proprio istinto per gli affari?
Reputo che le analisi, i controlli di gestione, le proiezioni economiche siano strumenti necessari ad indicare la via ed ad evidenziare i rischi, non è solo la capacità di scelta istintiva dell’imprenditore che può definirci veramente imprenditori di successo.
Usando regole semplicissime, aderenti alla propria personalità, ogni imprenditore, Manager, CEO… ogni key-man senza esperti, supercomputer o sfere di cristallo riesce a prendere decisioni sensate.


COME SI INTUISCE SE UNA AZIENDA AVRÀ SUCCESSO?


Ogni azienda, di qualsiasi livello o dimensione o di qualsiasi settore operi è composta dal prodotto, dalla capacità di venderlo e da una buona gestione finanziaria.
Non esiste un imprenditore che abbia in se tutte le doti necessarie per eccellere nei tre elementi.
Quindi, per rispondere alla domanda, un’azienda porta con se un potenziale successo se colui o coloro che la guidano hanno idee brillanti che possano generare un buon prodotto, uno staff che permetta la generazione di una rete vendita adeguata ed un controllo finanziario di supporto.


CHE CONSIGLI TI SENTIRESTI DI DARE A COLORO CHE VOLESSERO DIVENTARE IMPRENDITORI E AVERE SUCCESSO? 


Sarebbe troppo semplice e troppo filosofico rispondere: “avere coraggio”.
Vorrei invece concentrarmi su elementi pragmatici :

1] Puntare ad un prodotto che sia di grande necessità massiva
2] Generare un piano marketing accattivante e che tenga conto di tre fattori

  • Interessamento di molti venditori da selezionare solo successivamente 
  • Formazione innovativa e non solo legata al prodotto
  • Piano pubblicitario a sostegno della fase di startup 
3] Struttura aziendale che coordini la parte amministrativo-finanziaria

Questi primi tre punti ci indicano i margini della strada da percorrere: sono i punti analitici il nostro cervello.
Per sostenere la nostra istintività dobbiamo appoggiarci ad ulteriori elementi che riguardano maggiormente la nostra persona.

Contenere le influenze negative delle nostre paure, evitare quindi decisioni affrettate per evitare di pensare e spaventarci così come è inutile continuare a rimuginare sui rischi a cui la decisione da prendere ci esporrebbe.
Aumentare la consapevolezza di ciò che realmente generando maggiore autostima,
Permetterci anche delle piccole “follie decisionali “ in modo da notare che il coraggio non ci manca

Questi tre consigli ci permettono di allenare la nostra “pancia” cioè quella parte istintiva che vive dentro di noi e che se messa al servizio della nostra impresa ci può far fare la reale differenza.
Per concludere questo breve escursus sui suggerimenti per misurarsi come imprenditori di successo, non possiamo prescindere dall’analizzare la componente sentimentale.
Allontaniamo da noi l’idea che il buon Manager sia fatto di cervello e di pancia perché il vero Leader, colui che fa l’impresa, mette in gioco tutto se stesso.
Prestare la massima attenzione alle esigenze del proprio staff, senza divenirne schiavo, permette sicuramente di godere di quella stima che ci permette di non sentirci mai soli e di avere, anche nei momenti più bui, un consiglio non interessato ma di comune prospettiva.

Quando si scelgono delle strategie marketing bisogna avere quella sensibilità che ci permetta di immedesimarci sia nel cliente finale cosi come nel nostro consulente commerciale. Otterremo così maggior efficacia nelle scelte strategiche.

Se esprimeremo molti sentimenti positivi, quale la passione, l’amore, la fiducia, la gestione dell’imbarazzo, il rispetto, la nostra azienda si connoterà di un elemento fondamentale per il successo: la coerenza.
Mi posso permettere di dire ciò che penso e fare ciò che dico.

È evidente che questi consigli debbano essere esclusivamente alcuni, forse i più importanti, obiettivi da perseguire. Ci sono molte variabili che devono essere analizzate per poter far aderire al meglio la parte formativa e informativa a quelle che sono le reali esigenze dell’azienda costituenda o già di successo.
Di sicuro miscelare testa, cuore e pancia è il metodo più contemporaneo che oggi viene richiesto a un’azienda per prosperare.

Bisogna avere l’umiltà, ed allo stesso tempo la giusta arroganza intellettuale per poter definire ciò che sono inostri punti di forza che diventeranno inevitabilmente patrimonio sociale della nostra azienda e i punti di debolezza che si evidenzieranno come lacune da colmare per il tramite di persone che diverranno, o sono il nucleo fondante della nostra impresa.

Avere l’onestà di riconoscere i propri talenti è un primo importantissimo passo, ma avere la forza di allenarli e compensare le nostre mancanze con altre figure con cui condividere il percorso è un atto di puro coraggio .



Secondo Stefano Pigolotti il percorso formativo "Skills Empowerment", un programma che sta ottenendo un grande successo tra manager e marketer, permette, attraverso alcuni protocolli di approfondimento di:

1) Generare una fase di check iniziale (che è già formazione evoluta) tramite l’autoconoscenza, per poi erogare la corretta formazione personalizzata tramite il potenziamento delle competenze.

2) Individuare le corrette attitudini (soft skills) da utilizzare per svolgere i compiti specifici in modo fluido, efficace e sostenibile. ”


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Mercurio, simbolo di Skills Empowerment®, era il Dio dell’Eloquenza e del Commercio che, con la sua abilità, sapeva condurre ogni cosa a buon fine. Ispiratore dell’abilità di procurarsi l’agiatezza era colui che favoriva la vittoria.



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