L'operazione mediterraneo nel quadro geostrategico internationale

di Giulio Portolan (*)

(*) analista politico e di intelligence








Le Primavere arabe degli anni 2010 (dicembre)-2012 costituiscono una complessa strategia del Pentagono di destabilizzazione del Maghreb finalizzata a ottenere una pluralità di obiettivi:

  1. Eliminazione di Gheddafi e del suo personale tentativo “messianico” di liberare l’Africa dal dominio sino-americano tramite una Banca centrale africana che controllasse le risorse del Continente;
  2. Favorire l’espansione dell’ISIS e la sua idea di una sua matrice autonomia (mentre invece dietro il terrorismo islamico internazionale stanno sigle e acronimi creati dalla CIA…); 
  3. Porre le premesse per l’attacco alla Siria vari scopi;
  4. Controllare l’Egitto e sottrarre i giacimenti di petrolio di Libia, Algeria e Egitto alle mire dell’Europa, anche per ricattarla con il gas russo in vista della crisi in Ucraina (qui si inserisce la logica dell’assassinio del Regeni (2016), con gli interessi energetici e economici di due intere nazioni e in prospettiva dell’intero continente bloccati da un ceto politico nazionale corrotto, che ha usato il plagio di una famiglia per bene come pretesto per fermare detti interessi;
  5. Generare una diffusa instabilità per insediare l’Europa;
  6. Generare l’operazione Mediterraneo.


Com’è noto l’America e la sua “scuola dei dittatori” ha da molti anni pianificato le dittature in Africa, per il controllo delle sue risorse e sottrarle ad una loro gestione “democratica”.

A partire dai primi anni ’90 queste Dittature sono state coordinate dalla CIA allo scopo, tramite l’uso delle molte mafie locali, di generare il traffico di esseri umani dirottato nel Mediterraneo, finalizzato 

  1. a destabilizzare il Continente europeo con i flussi migratori irregolari.

E’ un business relativamente povero per le mafie locali e le Dittature, il cui “grosso” è dovuto alla quantità di migranti coinvolti. Tra i tanti scopi c’è proprio quello 

  1. di produrre morti nel mare: la funzione della rappresentazione e spettacolarizzazione della morte veicolata nei media ha lo scopo di intercettare e scaricare il nichilismo di vita delle popolazioni benestanti dell’Europa.

Un terzo scopo può essere intravisto 

  1. nella generazione dell’infiltrazione in Europa di terroristi e manovalanza per le tante mafie continentali che hanno mantenuto legali con la Patria africana lasciata.

Nessun commento

Powered by Blogger.