Storia segreta della città che sta cambiando il mondo
di Giulio Portolan
BREVE STORIA DI PORDENONE
Il Nome: "Portus Naonis"
La storia di Pordenone è un affascinante percorso che si sviluppa lungo il fiume Noncello, la cui funzione portuale ha plasmato l'identità e l'economia della città fin dalle origini (Fonte: Gemini).
Il nome Pordenone deriva dal latino medievale Portus Naonis, che significa “Porto del Naone”. "Naone" era l’antico nome del fiume Noncello, affluente del Meduna (che a sua volta confluisce nel Livenza, navigabile fino al mare). Questa etimologia sottolinea l’importanza del fiume come via di comunicazione commerciale, che per secoli collegò l’entroterra friulano con Venezia.
Mio padre Silvano (il nostro cognome – Porto/lan – si collega chiaramente al toponimo della Città e alla vicina Portogruaro) mi raccontava che i Portolan, in epoca medievale, fossero gli antichi proprietari del porto cittadino, oggi scomparso.
Età Romana e Medioevale
Le origini del primo nucleo abitato risalgono all’Età Romana, in particolare nella località di Torre, dove furono rinvenute tracce di una villa e, probabilmente, di un approdo fluviale.
Con le invasioni barbariche e la crisi delle vie terrestri, il porto sul Noncello divenne un punto di riferimento per i traffici.
Dopo l’anno Mille, la località si sviluppò con un porto, una cinta muraria e un castello. Nel 1272 passò sotto gli Asburgo, ottenendo gli Statuti comunali (1291) e il titolo di città (1314). Nel 1509 entrò nei domini della Repubblica di Venezia, vivendo una nuova stagione di prosperità.
Dalla Rivoluzione Industriale a Zanussi
Con l’annessione al Regno d’Italia (1866), Pordenone confermò la sua vocazione manifatturiera. Tra XIX e XX secolo si guadagnò il soprannome di “piccola Manchester del Friuli”.
Nel 1916 Antonio Zanussi fondò un’azienda di stufe a legna, che sotto la guida del figlio Lino divenne un colosso europeo degli elettrodomestici, arrivando a superare i 35.000 dipendenti negli anni ’70.
La crisi energetica e gestionale degli anni ’70-’80 segnò un duro colpo: nel 1984 l’azienda fu ceduta a Electrolux. Nonostante le difficoltà, l’eredità industriale resta viva: Electrolux continua a essere un attore chiave, mentre Pordenone ha diversificato la sua economia verso servizi e alta specializzazione.
L’Amministrazione Attuale
Dal 2016 al 2025 il sindaco è stato Alessandro Ciriani (centrodestra). Dopo la sua elezione al Parlamento Europeo, nel 2025 il nuovo sindaco è Alessandro Basso (Fratelli d’Italia), eletto al primo turno. La città affronta oggi la sfida di completare la transizione da polo industriale a centro moderno e culturale del Friuli Occidentale.
IL CONTRIBUTO – “SEGRETO” – DI GIULIO PORTOLAN
Nel mio percorso personale, ho vissuto esperienze che ho interpretato come legate alla storia della città.
Nel 1999, in occasione dell’eclissi di Sole, portai alcuni miei scritti a Roma al cardinale Ratzinger, con cui ebbi modo di avere un contatto diretto. In seguito, nel 2007, inviai un fax indirizzato a Silvio Berlusconi tramite don Antonio Zuliani. Negli anni ricevetti riscontri da vari cardinali, fino a oggi con il Segretario di Stato Pietro Parolin.
Nella mia interpretazione, questi episodi hanno fatto sì che la Diocesi di Concordia-Pordenone ricevesse un’attenzione particolare da parte del Vaticano e delle istituzioni italiane. In chiave simbolica, collego anche la scelta di Pordenone come Capitale Italiana della Cultura 2027 a questa lunga vicenda.
Nel tempo, ho immaginato possibili connessioni tra le mie esperienze e fatti pubblici: ad esempio, la mia interpretazione è che alcuni politici abbiano ripreso concetti che avevo espresso nei miei scritti (come nel caso della contrapposizione tra Episteme e Doxa).
Nel 2020 ricevetti un documento che ho interpretato come un collegamento ai cosiddetti Accordi di Abramo. In chiave personale e simbolica, mi sono spinto a immaginare persino una possibile vicinanza spirituale di leader come Putin e Xi Jinping al cattolicesimo, attraverso l’influenza di Berlusconi.
Allo stesso modo, ho letto in modo simbolico il destino di David Sassoli, ricoverato al CRO di Aviano, collegandolo idealmente alla figura di mia madre Lucia Venturelli, che nacque ad Aviano e che associo alla “donna delle dodici stelle” della bandiera europea.
L’INFLUENZA “INTERNAZIONALE” DI PORDENONE
Secondo la mia personale visione, alcuni episodi sembrano rafforzare l’idea di un ruolo speciale della città:
- Nel 2022, durante un attentato in Mozambico, due sacerdoti della Diocesi di Concordia-Pordenone furono risparmiati. Io ho interpretato questo fatto come un segnale simbolico della consapevolezza internazionale del valore spirituale della città.
- Nel luglio 2012 ricevetti una risposta di Papa Benedetto XVI a una mia missiva. Ho letto questo evento come parte del percorso che portò poi, alcuni mesi dopo, alle sue dimissioni.
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