Università, prestiti per studenti meritevoli: come funzionano
Gli studenti con buoni risultati accademici possono accedere a prestiti d’onore fino a 75mila euro per coprire le spese universitarie. Ecco in cosa consistono e come funzionano.
Con l’apertura delle iscrizioni all’anno accademico 2025-2026, non tutti sanno che chi ottiene buoni risultati negli studi può usufruire di finanziamenti agevolati per affrontare i costi legati all’università. Ma quali sono le opzioni disponibili e quali caratteristiche hanno?
Prestiti d’onore: cosa sono
Si tratta di prestiti riservati a studenti meritevoli che incontrano difficoltà economiche nel sostenere il percorso universitario. Il merito accademico rappresenta il requisito principale: non vengono richieste garanzie personali o redditi familiari. È sufficiente essere in regola con gli esami e mantenere votazioni adeguate.
Un aspetto distintivo è la presenza di un periodo ponte dopo la laurea, spesso di due anni, che consente ai neolaureati di cercare un impiego prima di avviare i rimborsi. Le modalità di restituzione sono flessibili e possono arrivare fino a 30 anni, con rate contenute.
Secondo un’analisi de L’Economia del Corriere della Sera, l’importo massimo finanziabile può raggiungere i 75mila euro. Nella maggior parte dei casi, inizialmente si pagano solo gli interessi (o nulla), rinviando il rimborso del capitale.
Il Fondo per lo studio Consap
Creato nel 2010 dall’allora ministra della Gioventù Giorgia Meloni, oggi presidente del Consiglio, e gestito da Consap, questo fondo permette di ottenere finanziamenti tra i 3mila e i 5mila euro l’anno, fino a un massimo complessivo di 25mila euro.
La restituzione inizia almeno 30 mesi dopo l’ultima erogazione e deve concludersi in un arco tra i 3 e i 15 anni.
Possono accedervi studenti dai 18 ai 40 anni iscritti a:
- laurea triennale o ciclo unico (diploma con almeno 75/100),
- laurea magistrale (diploma triennale con minimo 100/110),
- master di I o II livello (laurea con almeno 100/110),
- scuole di specializzazione post laurea magistrale in Medicina e Chirurgia (100/110),
- dottorati di ricerca all’estero,
- corsi di lingua di almeno sei mesi certificati da enti riconosciuti.
Il prestito Intesa Sanpaolo
La banca mette a disposizione fino a 75mila euro, utilizzabili non solo per tasse universitarie (pubbliche e private), ma anche per affitto e materiali di studio.
Non sono necessarie garanzie, basta rimanere in regola con il percorso accademico. Il rimborso parte circa due anni dopo la laurea e può estendersi fino a 30 anni, con rate mensili a partire da circa 374 euro.
Il prestito Bper
Con Bper è possibile ottenere fino a 25mila euro. Un esempio riportato dal Corriere riguarda un corso di alto profilo della Cattolica di Milano in collaborazione con la London Business School, del costo di 60mila euro in due anni.
In questo caso, lo studente chiede un prestito di 15mila euro, rimborsandolo in due fasi: per i primi due anni con rate ridotte fino a 37 euro mensili, e successivamente con rate di 269 euro per cinque anni, applicando un tasso del 3%.
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