Concerti dell'amicizia per la Cororchestra Vianney di Torino

La Cororchestra Vianney nasce nel 2004, dall’unione fra la Corale Polifonica Vianney, diretta da Matteo Gentile  e l’Orchestra Ensemble Giovanile Vianney, diretta da Marco Raiteri, entrambe appartenenti al Laboratorio Musicale dell’Associazione Polisportiva Vianney di Torino.







Il primo appuntamento si terrà Venerdì 11 maggio 2018  alle ore 18,30 con un saggio della scuola musica Vianney presso il Teatro Vianney in via Giulio Gianelli 8 a Torino, proseguendo poi alle 21,15 on il Concerto di Primavea  presso la Parrocchia San Giovanni Maria Vianney in Corso Benedetto Croce, sempre a Torino. 

Protagonista alle 21,15 dunque la Cororchestra Vianney  (Direttore Marco Raiteri) al 1° Concerto di Primavera insieme al Gruppo d'Archi "Sharing" (Direttore Matteo Gentile), costituita dai giovani delle scuole torinesi ad indirizzo musicale e non solo. 

Il concerto, costituirà anche l'occasione per presentare al pubblico proprio Matteo Gentile, il nuovo giovanissimo Direttore di coro (appena diciottenne), che dallo scorso settembre guida la Corale Polifonica Vianney, succedendo al Maestro Marco Ravizza che per oltre 10 anni ha diretto la formazione di voci, e che per impegni concertistici in Italia ed all’estero ha dovuto cedere la collaborazione con il Laboratorio Musicale Vianney.

Il secondo importante appuntamento  della stagione primaverile  si terrà sabato 12 maggio 2018, ore 17.00 nella splendida cornice barocca della Cappella dei Banchieri, Negozianti e Mercanti di Torino. 
Anche qui una parte del concerto sarà dedicata all'orchestra d'archi "Sharing" che ci proporrà un repertorio da tutto il mondo, in classica tradizione Cororchestra Vianney,  ensemble ufficiale della Congregazione, con un programma rinnovato di canti e suggestioni musicali.

UN PO' DI STORIA

L'Associazione Dilettantistica “Polisportiva Vianney” è stata fondata nell'anno 2000, con lo scopo iniziale di radunare le attività sportive che, nate anni prima, portavano il nome "Vianney" ed erano legate, ora come oggi, alla Comunità di San Giovanni Maria Vianney, una fra le più popolose Parrocchie della Città di Torino (conta circa 13.750 residenti): cura non solo attività sportive, ma anche attività ricreative, culturali e di aggregazione, nel cui ambito corale ed orchestra sono puntualmente impegnate, singolarmente o in abbinamento fra loro. 

Il repertorio spazia dalla musica da film, alla classica, alle tradizioni regionali. Tra le più recenti manifestazioni in cui è stata protagonista la formazione, figurano il concerto di chiusura per l’Ostensione della Sindone, presso la Confraternita del S.S. Sudario (2010), una serata di gala dedicata a Cedas-Fiat, presso la Cappella dei Mercanti di Torino (2010) – con cui la Cororchestra oggi collabora periodicamente nella qualità di Formazione Ufficiale della Congregazione – ed alcune manifestazioni nell’ambito di “Italia 150”, nel 2011, il Meeting A.N.I.O.C. (Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche), edizioni 2012, 2013, 2014, una trasferta nelle Marche, a San Ginesio (MC), sempre nel 2014, per i concerti in occasione delle Feste Triennali del SS. Crocifisso. 

La Cororchestra Vianney partecipa puntualmente alla programmazione artistica della Provincia di Torino e di alcune circoscrizioni del Comune di Torino, nella realizzazione di manifestazioni folcloristiche e musicali. È associata ad ACP (Associazione Cori Piemontesi), per la quale è stata più volte protagonista della rassegna Piemonte in…Canto, e all’ARBAGA (Associazione regionale Bande e gruppi musicali).

Dal 2012, il Laboratorio Musicale Vianney ha conosciuto la fortunata occasione di poter aprire le proprie porte a numerosi spettacoli realizzati nell’ambito del festival MiTo settembre musica, cogliendone un proficuo spunto per far conoscere la variegata realtà musicale della Cororchestra Vianney, che desidera coinvolgere con sé, nelle proprie attività, un numero sempre crescente di musicisti e coristi, del quartiere e della Città. L’auspicio è quello di far maturare sempre più un vero e proprio polo musicale, che, con l’impegno di tutti, sia al servizio degli artisti e del pubblico. Gli obiettivi: curare nei bambini, nei ragazzi e nei giovani l’aspetto ricreativo – musicale nei suoi vari livelli, collaborando alla loro educazione, al rispetto per gli altri e all'amicizia, cercando di tenerli lontano da ogni devianza; curare per gli adulti e soprattutto per gli anziani l'amicizia, l'ascolto, l'aggregazione, la compagnia, con un occhio particolare alle persone più sole o comunque bisognose di attenzione. 


La “Pia Congregazione dei Banchieri, Negozianti e Mercanti di Torino venne istituita nel 1662 presso la chiesa della Compagnia di Gesù della città, i Santi Martiri, e venne ufficialmente riconosciuta da papa Alessandro VII nel 1663. Inizialmente l’associazione stabilì la sua sede in un piccolo oratorio che nel 1692 fu sostituito dall’attuale ampia cappella, grazie al diretto interessamento di padre Agostino Provana (1641-1726), che riuscì a coinvolgere nell’impresa il grande pittore Andrea Pozzo (1642-1709), e alla guida dell’ingegnere civile e militare Michelangelo Garove (1648-1713). Nel 1694 padre Provana chiamò da Milano il pittore Stefano Maria Legnani (detto il Legnanino, 1661-1713) per affrescare le volte con temi incentrati sulla “Storia della Salvezza” tratti dell’Antico e del Nuovo Testamento. L’artista terminò il suo lavoro con l’aiuto del fratello Tommaso e dei quadraturisti Giovanni Battista e Girolamo Grandi, a spese dei Gesuiti, nel dicembre del 1695. Nei due decenni successivi le pareti della Cappella vennero progressivamente ornate con dodici grandi quadri ispirati al tema dell’Epifania. I primi dipinti vennero registrati nel 1694, l’ultimo nel 1712: sono opera di artisti come Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (attribuito, ora in Sacrestia), Andrea Pozzo, Sebastiano Taricco, Luigi Vannier, Stefano Maria Legnani  Niccolò Carlone. Nel corso del Settecento i confratelli si preoccuparono di adeguare le originarie suppellettili della cappella allo splendore dell’arredo pittorico. Degni di nota a questo proposito sono i preziosi lavori di scultura di Carlo Giuseppe Plura, gli arredi lignei (i banchi, la cantoria e l’organo) e marmorei (l’altare).

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