Torino nello spazio con Antonio Lo Campo

TORINO. Sarà un Ferragosto anche “spaziale” e culturale quello che, come da tradizione, si svolge ogni anno in estate in Piazza d’Armi, dove sorge il “Punto Verde” tra Corso Monte Lungo e Corso Galileo Ferraris. Oltre a balli di liscio, latino americano, country, cover di celebri canzoni, complessi musicali e l’ottimo cibo della ristorazione locale, quest’anno il Punto Verde ha aperto alla cultura: incontri con autori di romanzi, di saggi, ed eventi culturali in generale.


Le prossime date, dal 9 al 19 agosto, sono dedicate a “Torino nello spazio”, un ciclo di incontri organizzato da Famija Turineisa con Circoscrizione 2. (Ingresso libero).  

Si avvicenderanno il giornalista scientifico specializzato nel settore aerospaziale Antonio Lo Campo, che il primo giorno (9 agosto, ore 19) affronterà, a colloquio con Lodovico Poletto (La Stampa) il tema “Passato e futuro dell’Italia nello spazio”, che vede proprio Torino da sempre come capitale industriale del settore, dapprima con gli sviluppi aeronautici e poi con l’esplorazione dello spazio, dove tutt’ora è protagonista a livello mondiale.

La sera del giorno 11 agosto (ore 19) Marco Ambrosio interverrà sul tema Dalla fantascienza alla realtà (11 agosto) e illustrerà i trucchi che il cinema di fantascienza ha ideato e ancora oggi utilizza per i suoi film più celebri, oltre a mostrare come la fantascienza ha anticipato in passato molte realtà tecnologiche che si sono concretizzate.

Liliana Ravagnolo del Centro Spaziale Altec di Torino, presenterà il giorno 16 (ore 19) “Il menù degli astronauti” raccontando le esperienze vissute con gli astronauti nella scelta e produzione del loro “cibo spaziale” e tracciando una storia di come è cambiato lo space food degli astronauti, e Gian Paolo Grassino, del Cisu, il 19 (sempre alle 19) relazionerà su Ufo a Torino e in Piemonte, con i casi ufologi più famosi (e misteriosi, ma forse tutti con spiegazione scientifica) in Torino e in Piemonte. Gli incontri dell’11, 16 e 19 saranno presentati da Antonio Lo Campo.

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