CON LA LAUREA SI GUADAGNA DI PIÙ: I DATI DELL'UNIVERSITÀ POPOLARE DI MILANO

Il mondo del lavoro è in continua evoluzione grazie all'arrivo delle Università Private oggi i professionisti possono contare sulla laurea presa anche dopo i 30 anni per aumentare il proprio prestigio lavorativo e il proprio fatturato. A dimostrarlo i dati che provengono dall'Università (internazionale) Popolare degli Studi di Milano che ha evidenziato che in generale dopo la laura  i professionisti hanno aumentato il loro fatturato almeno del 30%.

Cav. Franco Antonio Pinardi con il Presidente Prof.  Marco Grappeggia
Cerimonia consegna lauree all'Università Popolare degli Studi di Milano 

Di seguito potete vedere le immagini tratte dal Rapporto Almalaurea 2016 che riportano quali laureati hanno lo stipendio più alto dopo cinque anni dal conseguimento del titolo.






Secondo il 18° Rapporto Almalaurea sulla Condizione occupazionale dei laureati, documento che fotografa la situazione nel mercato del lavoro dei giovani usciti da 71 atenei italiani ad uno, tre e cinque anni di distanza dal conseguimento del titolo di studio.

Il Rapporto è stato il frutto di un'indagine che ha coinvolto ben 570 mila laureati dei corsi triennali, magistrali biennali e magistrali a ciclo unico.

Sono molti i risultati interessanti emersi Rapporto 2016, e in questo caso vi parliamo in particolare dei dati sui tipi di laurea che danno accesso ad uno stipendio più alto. Queste, infatti, sono informazioni che possono essere molto utili per chi deve decidere a quale facoltà iscriversi.
In termini generali, il rapporto ha registrato un aumento del guadagno medio rispetto all’anno scorso, sia per i laureati dei corsi triennali, delle lauree magistrali di durata biennale e per le lauree magistrali a ciclo unico. Il divario rispetto all’indagine svolta nel 2008, però, è ancora molto alto.

La Retribuzione Annua Lorda media dei laureati è – secondo quanto riportato dallo studio “JP Salary Outlook 2016 – Analisi del mercato retributivo italiano” pubblicato da Job Pricing a settembre 2016 - di 39.934 €, mentre quella dei non laureati è di 27.599 €, con uno scostamento pari al 44,7%”. La differenza principale fra laureati e non laureati però non è solo retributiva, ma legata alla maggiore possibilità di ottenere una qualifica manageriale. Fra i non laureati, infatti, solo il 3% occupa una posizione apicale, mentre fra i laureati la percentuale sale al 25%, si legge nel rapporto. Un’altra notizia è relativa alle pensioni: “se il pensionato possiede un titolo di studio pari alla laurea – rileva l'Istat nel focus sulle condizioni di vita dei pensionati 2014-2015 -, il suo reddito lordo pensionistico (circa 2.660 euro/mese) è più che doppio di quello delle persone senza titolo di studio o con al più la licenza elementare (1.160 euro). 

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Se qualcuno si sta mangiando le mani per quel corso di studi abbandonato e mai completato, sappia che non è mai troppo tardi per rimettersi a studiare. Grazie alle università internazionali e ai corsi online è possibile seguire le lezioni da casa, dal posto di lavoro o in qualunque altro posto connesso a internet e presentarsi nella sede dell’università scelta solamente per sostenere gli esami e, al fine del percorso, discutere la tesi di laurea. Inoltre non è necessario iscriversi entro settembre/ottobre, ma è possibile iscriversi ai corsi di laurea tutto l’anno, senza alcun sovrapprezzo.


Essendo le università internazionali concepite per la formazione online o a distanza, sono ottime nel venire incontro aulle esigenze dei lavoratori, con piani di studio personalizzati, con collegio di docenti pronti a valutare ogni singolo curriculum per assegnare CFU in base a studi pregressi o interrotti, corsi frequentati in passato ed esperienze professionali maturate, con l’indubbio vantaggio di avere meno esami da sostenere. Grazie allo studio online, è inoltre possibile ridurre enormemente i costi di trasporti, pasti fuori casa, affitti (in caso si studi fuori sede) e, di conseguenza, delle varie spese che normalmente affronta uno studente tradizionale. 


La laurea, come è possibile intuire, è un investimento a lungo termine, che consente di migliorare le prospettive lavorative dei laureati, con stipendi più elevati e, al momento della pensione, un assegno pensionistico più alto. Con il vantaggio di non dover frequentare le lezioni in ateneo, ma studiare dove si preferisce.

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