I primati dell'Italia nel Mondo

 



di Giulio Portolan

In un suo libro non pubblicato, Giulio Portolan ha elencato i numerosi primati italiani nel mondo, nella cultura, nella scienza e nella tecnologia. Alcuni, tuttavia, li ha dimenticati e qui vengono ricordati.

Eccoli:

  • Giulio Cesare (se considerato “italiano” in senso moderno) come massimo personaggio della storia antica. Per i credenti, dopo Gesù Cristo, è forse la figura più influente; la tesi è stata recentemente ripresa anche da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera.
  • Cristoforo Colombo, scopritore delle Americhe (anche se l’impresa va vista “in linea di massima”, data la complessità delle esplorazioni geografiche dell’epoca).
  • Amerigo Vespucci, che dà il nome al nuovo continente: le “Americhe” sono quindi, simbolicamente, “italiane”.
  • Ferdinando Magellano guida la spedizione della prima circumnavigazione del globo (1519-1522), portata a termine da Sebastiano Elcano, anch’egli sotto bandiera spagnola ma con contributo decisivo di navigatori italiani.
  • Galileo Galilei, fondatore della scienza moderna grazie al metodo sperimentale e matematico.
  • Dante Alighieri, massimo poeta e letterato della storia italiana e universale, autore della Divina Commedia.
  • Niccolò Machiavelli, fondatore della scienza politica moderna, come Platone lo fu per quella antica.
  • Leonardo da Vinci, uno dei più grandi geni universali, scienziato, inventore e artista.
  • Michelangelo Buonarroti, tra i più grandi artisti della storia, scultore, pittore e architetto.
  • Luca Pacioli, fondatore della moderna contabilità con il metodo della partita doppia.
  • Enrico Fermi, creatore del primo reattore nucleare e pioniere della fissione controllata.
  • Guglielmo Marconi, inventore della radio e premio Nobel per la Fisica (1909).
  • Antonio Meucci, inventore del telefono (riconosciuto ufficialmente dal Congresso degli Stati Uniti nel 2002 come precursore di Bell).
  • Federico Faggin, inventore del primo microprocessore (Intel 4004, 1971), pietra miliare dell’informatica.
  • L’Università di Bologna (fondata nel 1088), la più antica università del mondo ancora in attività.
  • L’Accademia dei Lincei (1603), prima accademia scientifica moderna.
  • La Città del Vaticano, a Roma, sede del Papato e centro della cristianità.
  • San Tommaso d’Aquino, massimo filosofo e teologo della cristianità medievale.
  • Il patrimonio artistico italiano, il più vasto al mondo, con il maggior numero di siti UNESCO.

2 commenti:

  1. Il lavoro di Giulio Portolan è affascinante e ricco di riferimenti, ma manca ancora qualcosa di essenziale. La lista privilegia figure celebri del passato, trascurando contributi più recenti in campi come la medicina, la matematica pura, l’ingegneria e le scienze sociali. Non compaiono menti come Rita Levi-Montalcini, premio Nobel per la Medicina, né i contributi italiani all’astrofisica contemporanea o alla genetica. Inoltre, sarebbe opportuno inserire non solo individui, ma anche grandi tradizioni collettive italiane, come la scuola matematica di Pisa o l’eccellenza ingegneristica di Olivetti. In questo modo il quadro risulterebbe più completo e rappresentativo del ruolo dell’Italia nella storia universale del sapere.

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  2. La ringrazio, sig. "RICERCATORE", e Le chiedo molte scuse per il ritardo nel darLe riscontro, per aver trascurato di ringraziarLa per le Sue gentilissime parole.
    Le persone che Lei cita ci sono in ogni grande Nazione, io ho voluto elencare tratti essenziali, quasi "mitici": non so se Carlo Rubbia potrebbe essere paragonato a Galileo Galilei, forse mi sbaglio. La lista quindi sarebbe molto più lunga, ma in questo modo sarebbe anche "ordinaria"... Olivetti andarbbe citato? Forse sì, ma lui costituisce una caratteristica peculiare del sistema-Italia (in tempi recenti), mentre invece Luca Pacioli, ad esempio, è un nome che, come il Vespucci, ha dato impronta di sè al mondo intero...
    Cordialmente, Portolan

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