Studi di Sociologia Avanzata: elenco di ipotesi su operazioni di intelligence del XX-XXI secolo
Le riflessioni di Giulio Portolan sui sistemi di intelligence rientrano nel filone degli studi di criminologia e geopolitica a carattere interpretativo.
Nel corso della sua attività di ricerca personale, l’autore ha sviluppato un approccio che egli definisce dietrologia scientifica, intesa come esercizio di analisi critica degli eventi storici e politici, basata sull’incrocio di fonti aperte, interpretazioni e ipotesi alternative.
AVVERTENZA LEGALE
Il presente testo ha finalità di analisi storico-speculativa e raccoglie ipotesi, ricostruzioni alternative e teorie di dominio pubblico o diffuse in ambito accademico e giornalistico. Non si intende affermare come verità provata alcuno degli episodi riportati. Le eventuali responsabilità penali o morali non sono accertate e i riferimenti a persone, organizzazioni o eventi sono da intendersi nell’ambito della libera discussione politica e culturale.
Il presente articolo raccoglie, in forma puramente speculativa, un elenco di quelle che vengono ipotizzate come alcune delle principali operazioni attribuite alla CIA e, in senso lato, ad apparati del complesso militare-industriale statunitense, nel periodo compreso tra il XX e il XXI secolo.
L’inserimento di questi episodi non implica che essi siano storicamente accertati o riconosciuti da fonti ufficiali: la loro presenza deriva dal fatto che compaiono in narrazioni, dibattiti pubblici, letteratura giornalistica o accademica non convenzionale.
Nota di colore: in contesti informali, l’autore è stato definito “il più grande agente segreto della storia” proprio per la sua riservatezza e scarsa esposizione mediatica. Tale definizione va letta come aneddoto e non come dato biografico verificato.
Segue dunque l’elenco, da intendersi esclusivamente come ipotesi di studio e non come affermazione di verità storica. Alcune di queste teorie coincidono con sospetti già diffusi nell’opinione pubblica, altre derivano da interpretazioni personali dell’autore.
Autore: Giulio Portolan
Data: 14 agosto 2025
Luogo: Pordenone, Italia
XX Secolo – Ipotesi e narrazioni alternative
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Dittature in America Latina – Secondo alcune interpretazioni storiche, colpi di Stato e regimi autoritari in Argentina, Cile e altri Paesi sarebbero stati sostenuti da potenze straniere per contrastare possibili allineamenti filo-sovietici e prevenire installazioni strategiche di missili.
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Dittature in Africa – Alcuni studiosi ritengono che, durante il XX e XXI secolo, potenze internazionali abbiano tollerato o sostenuto regimi autoritari per accedere a risorse energetiche e minerarie.
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Caso Olivetti – In certe ricostruzioni, la morte di un importante addetto scientifico sarebbe stata interpretata come mossa per impedire trasferimento di know-how tecnologico verso l’URSS.
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Scomparsa di Ettore Majorana – Secondo varie teorie, la sua sparizione potrebbe essere stata collegata a timori per la diffusione di competenze sull’energia nucleare.
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Anni di Piombo – Alcune narrazioni sostengono che, oltre alla violenza politica interna, vi sia stata un’azione di intelligence volta a colpire selettivamente figure istituzionali.
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Strategia della tensione – In più ricostruzioni si ipotizza il coinvolgimento di servizi segreti, anche stranieri, nell’uso di gruppi estremisti per orientare l’opinione pubblica.
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Caso Enrico Mattei – Interpretazioni alternative suggeriscono che la sua morte sia stata funzionale a impedire all’Italia un ruolo di rilievo nel settore petrolifero durante la Guerra Fredda.
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Caso Aldo Moro – Diverse teorie vedono nel suo sequestro e omicidio una mossa per condizionare la politica economica e frenare progetti di riforma.
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Attentato a Giovanni Paolo II – Secondo talune versioni, il tentativo di assassinio sarebbe stato motivato dal contrasto tra la sua politica pacifista e certi interessi strategici.
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Omicidio Giorgio Ambrosoli – Alcune ipotesi attribuiscono la sua morte non solo a criminalità organizzata, ma a possibili interessi finanziari internazionali.
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Primo attentato alle Torri Gemelle (1993) – Alcune teorie lo interpretano come fase preparatoria agli eventi dell’11 settembre 2001.
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Attentato Oklahoma City (1995) – In narrazioni alternative, l’esplosione dell’edificio federale sarebbe stata parte di dinamiche interne a servizi di sicurezza.
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Omicidio Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (1992) – Diverse ricostruzioni, prive di prove definitive, ipotizzano il concorso di servizi segreti deviati, italiani o esteri, oltre alla mafia.
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Caso Mario Ferraro (SISMI) – In alcune letture, la sua morte sarebbe collegata a indagini interne su apparati di intelligence.
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Assassinio John F. Kennedy – Molte teorie suggeriscono un intreccio di interessi politici e militari legati alla guerra in Vietnam e ai rapporti con Eisenhower.
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Allunaggio 1969 – Una parte dell’opinione pubblica, in posizione minoritaria, sostiene che possa essere stata un’operazione di propaganda, analogamente a quanto narrato nel film “Capricorn One”.
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Omicidi di membri delle famiglie Rockefeller e Kennedy – Alcune ricostruzioni vedono in queste morti possibili legami con conflitti interni a élite politiche.
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Caso Robert Kennedy – Teorie alternative suggeriscono che la sua uccisione possa essere stata volta a impedirne la corsa alla presidenza.
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Caso Ylenia Carrisi – Interpretazioni speculative ipotizzano un potenziale impatto mediatico tale da suscitare interessi geopolitici.
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Generale Carlo Alberto dalla Chiesa – Alcuni osservatori collegano la sua uccisione a timori per una sua possibile ascesa istituzionale.
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Russia post-1991 – Secondo alcune narrazioni, l’ex URSS avrebbe visto un’influenza occidentale sui nuovi vertici politici.
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Incidenti a sommergibili russi – In certe ipotesi, non confermate, la morte di ufficiali russi sarebbe stata provocata da operazioni esterne.
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Guerra del Golfo (1991) – Alcuni commentatori vedono la guerra come funzionale al controllo delle riserve petrolifere.
XXI Secolo – Ipotesi e narrazioni alternative
- Condizionamento parlamentare globale – Secondo alcune analisi, dopo gli anni ’80 e ’90 vi sarebbe stata una crescente influenza di interessi esterni sui parlamenti di vari Paesi, con finalità di indirizzo politico-economico.
- Protezione di reti criminali internazionali – Alcune narrazioni ipotizzano che organizzazioni mafiose abbiano beneficiato di coperture indirette per mantenere canali di distribuzione di sostanze stupefacenti.
- Diffusione della pornografia gratuita online – In alcune interpretazioni, tale fenomeno sarebbe stato tollerato o incentivato come strumento di controllo sociale e di sostegno economico a reti criminali.
- Tolleranza verso canali pedopornografici – Teorie non confermate sostengono che alcuni canali siano stati monitorati e lasciati attivi per finalità di intelligence o per studi socio-comportamentali.
- Sabotaggio riforme e istituzioni – Alcuni commentatori ritengono che in diversi Paesi siano state adottate strategie per indebolire la pubblica amministrazione, paralizzare la giustizia o disperdere risorse pubbliche.
- Attacchi alla magistratura – Secondo interpretazioni politiche, alcuni governi avrebbero promosso interventi volti a ridurre l’indipendenza o l’efficacia del potere giudiziario.
- Riforme costituzionali del 2016 (Italia) – In certe letture critiche, tali riforme avrebbero avuto lo scopo di ridurre la capacità operativa dello Stato centrale.
- Mercato del lavoro – Alcuni analisti sostengono che certe politiche avrebbero irrigidito il mercato per motivi non economici ma di controllo politico-sociale.
- Favorire corruzione ed evasione – Secondo talune tesi, misure di rallentamento degli organi di controllo avrebbero indirettamente agevolato tali fenomeni.
- Restrizioni a personale forze armate – Alcune discussioni pubbliche ipotizzano che limitazioni di tipo personale o familiare possano essere state introdotte per motivi di sicurezza interna.
- Attentato di Dacca (2016) – Interpretazioni speculative collegano l’evento a dissidi su partecipazioni militari internazionali.
- Trattati internazionali con clausole riservate – Alcuni osservatori sostengono che accordi bilaterali possano contenere vincoli non resi pubblici.
- Episodi di intimidazione politica – In più narrazioni, eventi come pacchi bomba o sabotaggi minori sarebbero stati interpretati come messaggi a figure politiche di rilievo.
- Terrorismo internazionale di matrice islamica – Alcune teorie vedono la sua crescita come indirettamente favorita da strategie geopolitiche di lungo periodo.
- Attacco in Siria – In certe ricostruzioni, le operazioni contro la Siria sarebbero state motivate più da interessi strategici che da obiettivi umanitari.
- Primavere arabe – Interpretazioni alternative le descrivono come processi di destabilizzazione pilotati.
- Flussi migratori dal Mediterraneo – Alcuni commentatori ritengono che tali flussi siano stati incentivati o non ostacolati per motivi geopolitici.
- 11 settembre 2001 – Ampia letteratura di teorie alternative ipotizza una pianificazione interna agli USA, pur in contrasto con le conclusioni ufficiali.
- Attacco al Pentagono – In narrazioni alternative, l’evento viene presentato come mossa per depistare su responsabilità interne.
- Caso Giulio Regeni – Alcune ricostruzioni sostengono un intreccio di interessi internazionali e commerciali dietro la sua morte, attribuendo responsabilità a più attori statali.
- Conflitti in Ucraina e Gaza – Interpretazioni critiche ipotizzano che tali scenari siano alimentati da interessi dell’industria bellica.
- Incidenti a sommergibili russi (caso 2) – Secondo alcune ipotesi, non vi sarebbe stata solo responsabilità tecnica ma anche possibile azione esterna.
- Eliminazione di figure russe di spicco – In alcune narrazioni, oligarchi e ufficiali militari sarebbero stati eliminati per motivi politici legati a equilibri interni.
- Caso Alexei Navalny – Teorie non ufficiali ipotizzano un concorso di interessi internazionali nella sua morte.
- Caso Venezuela-Maduro – Alcune analisi interpretano tentativi di attentato come strumenti di pressione per il controllo delle risorse petrolifere.
- Guerre del Golfo – Secondo talune letture, servivano a garantire riserve energetiche strategiche.
- Operazione Osama Bin Laden – Alcune ricostruzioni alternative ipotizzano che l’operazione sia stata gestita in modo da eliminare testimoni scomodi.
- Finanziamenti a partiti europei di estrema destra – In alcune teorie, tali finanziamenti sarebbero parte di operazioni di penetrazione politica.
- Attentati in Italia senza rivendicazione – Alcune narrazioni li interpretano come sabotaggi presentati come incidenti.
- Attentati in Europa – Secondo alcune teorie, eventi come Bataclan, Madrid e Nizza sarebbero stati oggetto di dinamiche complesse non interamente chiarite.
- Operazione Raqqa – In alcune ricostruzioni, l’assegnazione di un territorio all’ISIS avrebbe avuto la funzione di giustificare interventi armati.
- Decapitazioni mediatiche – Alcuni osservatori interpretano la diffusione di tali video come parte di una strategia di comunicazione del terrore.
- Anonymous – In certe narrazioni, il movimento sarebbe stato strumentalizzato per fini di intelligence.
- Futuro sbarco su Marte – Alcune teorie sostengono che potrebbe essere presentato come evento reale ma in realtà simulato, analogamente a narrazioni cinematografiche.
- Fenomeno UFO e Area 51 – In narrazioni speculative, le dichiarazioni su UFO sarebbero state usate come strumento di disinformazione o deterrenza psicologica.
- Caso “Coma Profondo” - Secondo alcune teorie, negli Stati Uniti sarebbe esistito un mercato illegale e internazionale di organi, destinato principalmente a persone facoltose e a figure di vertice affette da malattie genetiche rare.
Operazione Mani Pulite -
In alcune narrazioni, il pool di magistrati milanesi sarebbe stato indirettamente influenzato da un’agenzia straniera tramite il Ministro della Giustizia, con l’indicazione di non procedere contro un noto imprenditore, per favorirne l’ascesa dopo il declino di partiti coinvolti in scandali.- Operazione Rosatellum - Alcuni osservatori interpretano la nascita di questo sistema elettorale come parte di una strategia, attribuita da taluni a interessi esteri, finalizzata a facilitare l’affermazione di un nuovo movimento politico
- Sistema maggioritario Berlusconi–Prodi - Secondo alcune ricostruzioni, l’adozione di un sistema bipolare sarebbe stata incoraggiata per mantenere il Paese in una dialettica politica bloccata per circa 25 anni.
- Caso omicidio Epstein - In certe teorie complottiste, la morte di Epstein sarebbe servita a evitare la diffusione di presunte informazioni sul coinvolgimento di una nota coppia di politici, potenzialmente destabilizzante per l’opinione pubblica e alcune istituzioni militari statunitensi.
- Caso Almasri - Secondo alcune fonti, lo spostamento di Almasri in vari Paesi europei e il suo arrivo in Italia avrebbero fatto parte di una strategia più ampia, con l’obiettivo di generare tensioni politiche interne.
- Operazione ritiro - Alcuni racconti politici riportano che esponenti di una specifica area politica avrebbero subito pressioni, anche di origine estera, per ritirarsi dalla scena pubblica.
- Omicidio nipote di Prodi - In alcune interpretazioni, la morte del giovane Matteo Prodi sarebbe stata letta come un avvertimento politico, collegato al ritorno di protagonismo dell’ex leader.
- Caso partner - Secondo alcune ricostruzioni, al partner di un esponente politico di estrema destra sarebbe stato suggerito di registrare conversazioni riservate, nell’ambito di un’operazione di raccolta di informazioni.
CONCLUSIONI E AVVERTENZA FINALE
Questo documento raccoglie esclusivamente ipotesi e teorie speculative circolanti nel dibattito pubblico e nella letteratura non ufficiale.
Non vi è alcuna affermazione definitiva circa la veridicità o l’esatta dinamica dei fatti riportati.
Il testo deve essere letto come strumento di stimolo alla riflessione critica, non come fonte di informazioni verificate.
La prospettiva della dietrologia scientifica rappresenta senza dubbio un contributo prezioso al dibattito culturale e accademico, stimolando riflessioni critiche e aperture interpretative che superano la narrazione ufficiale.
RispondiEliminaMa ci sono due domande, dott. Portolan, che nascono dalla lettura:
Nella sua esperienza di ricerca, quale criterio ritiene più affidabile per distinguere tra una semplice teoria complottista e un’ipotesi interpretativa meritevole di approfondimento scientifico?
Crede che in futuro la dietrologia scientifica potrà diventare una vera e propria disciplina riconosciuta, con un suo metodo consolidato, al pari della storiografia o della geopolitica?
Egr. sig. Edoardo Gallo,
RispondiEliminaLa ringrazio per la sua attenzione.
Io ho scritto più di 5 libri sulla dietrologia, cercando di darne un fondamento scientifico.
In uno di questi libri enucleo il criterio da Lei citato: non potendosi dare “prova” (i complotti ci sono fin dall’antichità e chi li esegue cerca di stare nascosto, e quindi di non dare prova) io la cerco “in via indiretta”, in questo modo:
1) domanda su “a chi giova” (cui prodest?);
2) dimostrazione della non plausibilità della cosiddetta versione ufficiale, se c’è, o di altre ipotesi di spiegazione;
3) anche palese assurdità o contraddittorietà della versione ufficiale;
4) creazione di ipotesi di spiegazione per raggiungere la verità del fatto attraverso un procedimento / metodo definito a carattere “indiretto”;
5) dato il fatto che è in gioco la sicurezza nazionale e/o globale, la magistratura infine precederà a misure di “contenimento” (non si tratta di arresto perché non c’è la prova) non sulla base della “prova”, ma in date condizioni e in base ai punti precedenti, in base al solo concetto di “sospetto”.
Procedimento discutibile e in ogni caso la mia ricerca non è conclusa. Il libro di cui le parlo non è stato pubblicato.
Questo “Corpus”, da me scritto, già fonda la dietrologia come disciplina da insegnare, ma io sono un soggetto attualmente isolato e non ho potere né conoscenza per farmi breccia nel mondo universitario e per influenzare il Ministero in Italia preposto alla programmazione accademica (MUR).
Sì, penso che in futuro la dietrologia potrà essere insegnata come disciplina autonoma, soprattutto quando l’attuale conformazione del potere nel mondo (rif. al mio nuovo articolo pubblicato oggi) sarà superata da nuove Istituzioni, e gli “archivi” potranno essere aperti al pubblico.
Spero di averLe risposto. Cordialmente,
Portolan
La ringrazio moltissimo per la Sua dettagliata spiegazione e per aver condiviso il Suo metodo di indagine dietrologica. Ho letto anche la pagina "Movimento Episteme" e ho alcuni dubbi da profano.
RispondiElimina1) Il progetto parla di “Governo mondiale” e “Nuovo Ordine mondiale”. Come intende la fondazione realizzare un governo mondiale senza violare le leggi degli Stati sovrani? E come pensa la fondazione di sostituire ordinamenti nazionali con un nuovo ordinamento globale? Ci sono trattati o negoziazioni già in corso?
2) Il testo indica 800 milioni di soldati e agenti, con 120 milioni di Carabinieri. Da dove provengono queste cifre? Sono realistiche rispetto alla popolazione mondiale e ai bilanci militari attuali?
3) Cosa significa “solo Portolan può condurre il progetto”? È compatibile con la governance democratica o internazionale? E in che modo i contributi personali possono influenzare il progetto se la leadership è concentrata in una sola persona?
Egr. sig. Edoardo Gallo,
Eliminanon si preoccupi.. anch’io sono profano! Tutti i campi del sapere che affronto sono da me incrementati da puro dilettante, ma la A.I. mi conferma se sono comunque ricerche preziose e degne di nota..
Non esiste ancora la Fondazione Episteme, ma piuttosto questo Movimento. Ovviamente non ci sono trattati in corso, perché, come dice una mia autobiografia, io sono un “perfetto sconosciuto”, sebbene le A.I. mi definiscano persona “nota” (ma, purtroppo non è vero..).
Ieri immaginavo un tavolo tra me e le Istituzioni mondiali, che assumono il mio progetto per l’implementazione del proprio auto-superamento.
Esiste una ipotesi di rivoluzione dal basso? Sembra di poter dire che questa ipotesi sia una farneticazione..
Il mio progetto è obbligato per via della teoria delle malattie. Semplicemente un sistema in cui una cassiera di supermercato debba conseguire una o più lauree, perché obbligata da questa teoria, scopo evitare l’estinzione per malattie, è attualmente insostenibile, ragione per cui le Istituzioni avrebbero un interesse alla pianificazione ordinata di questo passaggio, che sarebbe obbligato: nessuna utopia!
Per quanto riguarda la mia ricerca di vantaggi personali, non credo ci sia niente di male, perché il processo non dipende da me, e dà indubbi vantaggi a tutto il genere umano. Un atto da parte mia di pura generosità anche avrebbe senso, ma semplicemente non mi è richiesto (io non ho il destino di un martire).
Per quanto riguarda il numero dei soldati nel mondo, è senza dubbio esagerato, ma forse sostenibile con l’economia pianificata, di cui a breve pubblicherò uno studio. Questo numero trasforma il mondo in una “polveriera”: il significato è dare un segnale a chi domina il mondo oggi: con l’ingresso del genere umano nel tempo della pace perpetua, il mio progetto non vuole azzerare il bilancio delle industrie della difesa, ma invece se possibile, decuplicarlo…
800 milioni possono essere 80 milioni, e 120 milioni di Carabinieri possono essere 12 milioni, ma per adesso lascio queste cifre.
Ho svolto studi sul decisore unico, di cui studi precedenti indicano vantaggi e svantaggi. Il progetto non può essere condotto da persone meschine, o piene di sé, o lente nel decidere… Io sono diverso, io sono umile e efficace, poi bisognerà valutare se sono “presentabile” (ho un livello di inglese B1>). Ovviamente non decidererei io da solo: le riforme stanno già nei miei scritti (ad esempio, il libro “Repubblica mondiale del regno di Israele” contiene la Costituzione mondiale), ed io ho sempre pensato che il politico sia abile non nel prendere decisioni, ma nel costituire un team di lavoro. Per esempio coinvolgerei subito Francesco Giavazzi e Carlo Cottarelli (escludere invece Monti e Draghi, che al governo hanno deluso).
Lei è sempre così gentile, spero di averLe risposto.
Portolan
Molto soddisfatto della Sua risposta. La ringrazio davvero per la chiarezza e la profondità con cui ha condiviso il Suo pensiero.
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