L'ucraina fa uso del gas russo? Risposta breve: no! È una Fake News che gira in rete




Fino a pochi anni fa, l’Ucraina rappresentava uno snodo energetico fondamentale per l’Europa: gran parte del gas naturale russo transitava infatti attraverso il suo territorio per giungere ai paesi dell’Unione Europea. Oggi, però, lo scenario è cambiato radicalmente, come riporta oggi la testata di Comunicazione  Scientifica Gravità Zero. Dal 2015, l’Ucraina ha smesso di acquistare gas direttamente dalla Russia, una decisione maturata in seguito all’invasione della Crimea e al deteriorarsi delle relazioni diplomatiche tra Kiev e Mosca. Da allora, il Paese ha attuato una strategia di diversificazione delle fonti energetiche, rivolgendosi al mercato europeo per soddisfare il proprio fabbisogno, pur continuando a svolgere, per diversi anni ancora, il ruolo di Paese di transito per il gas russo diretto verso l’Europa.

Tuttavia, questa funzione di transito è terminata ufficialmente il 1° gennaio 2025. Il contratto quinquennale firmato nel 2019 tra Gazprom, colosso energetico russo, e Naftogaz, compagnia statale ucraina, è scaduto senza essere rinnovato. Il governo ucraino aveva già annunciato a dicembre 2024, tramite il primo ministro Denys Shmyhal, che non avrebbe accettato una proroga del contratto. Dietro questa decisione vi sono ragioni sia politiche che strategiche: garantire la sicurezza nazionale, sottrarsi a ogni possibile leva di pressione energetica da parte di Mosca e allinearsi pienamente alle politiche di indipendenza energetica dell’Unione Europea.

L’interruzione del transito ha comportato conseguenze significative per il panorama energetico europeo. Secondo i dati dell’ECFR (European Council on Foreign Relations), nel 2024 attraverso l’Ucraina erano ancora transitati circa 16,5 miliardi di metri cubi di gas, equivalenti a circa il 6% delle importazioni di gas dell’Unione Europea. Nonostante la quota sembri contenuta rispetto ai livelli precedenti alla guerra in Ucraina, l’eliminazione definitiva di questa rotta rappresenta un passaggio simbolico e operativo decisivo: l’Europa ha dovuto adattarsi con maggiore urgenza, incrementando l’approvvigionamento da altre fonti, come il gas naturale liquefatto (LNG) proveniente da Stati Uniti, Qatar e Norvegia.

Per quanto riguarda il fabbisogno interno, l’Ucraina è riuscita in gran parte a fare affidamento sulla propria produzione. Il Paese produce ogni anno circa 20 miliardi di metri cubi di gas, una quantità che, in tempi normali, può coprire quasi l’intero consumo domestico. Tuttavia, l’andamento del conflitto ha messo a dura prova anche questo aspetto: nel 2025, diversi attacchi missilistici russi hanno danneggiato infrastrutture e impianti di estrazione, causando un calo della produzione stimato intorno al 40%. Per far fronte a questa emergenza, l’Ucraina ha ricorso a importazioni dai paesi europei e ha attinto alle proprie riserve di stoccaggio sotterranee.

La rottura definitiva con il gas russo non rappresenta solo una svolta tecnica, ma anche simbolica. La dipendenza energetica da Mosca è stata per anni una delle vulnerabilità principali dei paesi dell’Est Europa e dell’Unione nel suo complesso. L’Ucraina ha anticipato questa emancipazione, già dal 2015, quando ha interrotto gli acquisti diretti da Gazprom. Ma è solo con la fine del transito del 2025 che si chiude un’epoca: quella in cui il gasdotto rappresentava non solo un’infrastruttura commerciale, ma anche una leva geopolitica.

Fonti internazionali come Reuters, The Guardian, AP News, ECFR e la Commissione Europea confermano il significato storico di questa svolta. Il blocco del transito non è stato accolto con sorpresa, ma ha comunque richiesto nuove strategie da parte dei governi europei per compensare la perdita dei volumi provenienti da est. Secondo l’Atlantic Council, nel 2021 la Russia forniva il 45% del gas europeo, mentre nel 2025 questa quota è scesa sotto il 19%, un cambiamento profondo che ha implicazioni durature per la sicurezza energetica del continente.


Ulteriori fonti sono riportate sull'articolo originale: 

https://www.gravita-zero.it/ucraina-gas-russo-facciamo-chiarezza-bufala-circola-online/

Nessun commento

Powered by Blogger.