Diventare Magistrato Tributario: come superare il concorso 2024


La famosa riforma della Quinta Magistratura 2022, per quanto riguarda la giustizia tributaria ha introdotto nel nostro ordinamento legislativo una nuova figura professionale, quella del Magistrato Tributario, che andrà quindi a sostituire il ruolo attualmente occupato da giudici onorari. Nello specifico verranno formati quindi dei Tribunali Tributari e delle Corti d'Appello Tributarie dislocate su tutto il territorio Nazionale con competenza provinciale e regionale, così come avviene con le altre magistrature. Si parla quindi adesso di magistrati professionali, ammessi per concorso pubblico ed equiparati a tutti gli effetti ai magistrati ordinari per competenze, responsabilità e stesso trattamento economico.

Il 2023 sembra quindi confermarsi l’anno della riapertura dei concorsi pubblici e delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione prevedendo l’assunzione a livello globale di ben 156.400 persone entro la fine dell’anno. Ci troviamo quindi di fronte ad un’opportunità praticamente unica per tutti quelli coloro che vogliono intraprendere una carriera nelle Pubbliche Amministrazioni, dato che il turnover previsto per il personale uscente dovrebbe permettere l’assunzione di molte nuove risorse.

Parlando di concorsi pubblici, il concorso per Magistrato Tributario è una delle novità più interessanti apportate dalla riforma della magistratura. Un’opportunità quasi imperdibile per chi lavora o vorrebbe lavorare nel campo della giustizia tributaria. Chi ha un titolo di laurea in Giurisprudenza, Scienze dell’Economia o Scienze Economico-aziendali potrà infatti iscriversi al concorso e tentare di aggiudicarsi uno dei 576 posti disponibili, che saranno suddivisi in 448 unità presso le Corti di giustizia tributaria di primo grado e 128 presso le Corti di giustizia tributaria di secondo grado.

La novità interessante è che per questa prima selezione i posti messi a concorso potrebbero crescere rispetto ai 68 previsti, arrivando fino a 200. Ciò rappresenterebbe una forte spinta al sistema, dopo tutti i ritardi accumulati nella scorsa legislatura. Fino alla pubblicazione del bando non si avranno certezze e anche sulla data di pubblicazione al momento si fanno solo ipotesi. Quelle che vanno per la maggiore al momento puntano ad un’uscita del bando non oltre la fine dell’estate.

I requisiti per partecipare al concorso per Magistrato Tributario

Il titolo di studio richiesto per potersi iscrivere al concorso prevede una laurea in Giurisprudenza, Scienze dell’Economia o Scienze Economico-aziendali.

Non essendo ancora uscito il bando di concorso con i dettagli delle prove, quello che si può già sapere è invece la struttura che il concorso dovrà rispettare. Sono infatti previste 3 prove, così suddivise:

  • una prova scritta, con lo svolgimento di due elaborati teorici vertenti sul diritto tributario e sul diritto civile o commerciale;
  • una prova teorico-pratica di diritto processuale tributario;
  • una prova orale su una serie di materie, comprensiva di un colloquio in lingua straniera.

Per passare alla prova orale bisognerà raggiungere un punteggio di almeno 12/20.

La seconda prova, quella teorico-pratica, rappresenta una novità nell’ambito dei concorsi pubblici e, non essendoci parametri di riferimento di concorsi passati, sarà molto importante dedicare un’adeguata preparazione soprattutto a questa nuova tipologia di esame.

Solide conoscenze del diritto tributario, del relativo diritto processuale e anche della giurisprudenza più recente relativa alla materia sono certamente competenze essenziali che il candidato deve possedere.

Come prepararsi al concorso

Superare il concorso per magistrato tributario non sarà facile. Il tempo da dedicare allo studio e alla preparazione sarà notevole e, pur essendo possibile prepararsi in completa autonomia, possiamo suggerirvi di valutare la partecipazione ad un corso di preparazione ad hoc. In questo modo, il tempo e le energie dedicate alla formazione saranno ottimizzati su una preparazione specifica, aumentando anche le possibilità di superare il concorso.

Esistono infatti enti di formazione specializzati sui corsi professionali e quasi tutti propongono ormai corsi che possono essere frequentati anche a distanza, in modalità online. La rosa delle proposte è abbastanza ampia e gli interessati possono scegliere tra un’offerta variegata.

Se si sceglie di investire tempo, e anche risorse economiche, per cercare di prepararsi al meglio per il concorso, è importante scegliere un percorso di formazione che preveda docenti qualificati, che sappiano guidare sia nello studio teorico, che durante le esercitazioni pratiche. Prepararsi nel modo corretto può fare la differenza ai fini del superamento del concorso.

È importante valutare perciò con attenzione i docenti del corso, identificando enti di formazione professionale che abbiano esperienza e siano attenti a proporre insegnanti preparati non solo teoricamente, ma anche nelle situazioni più concrete, come possono essere le stesure di elaborati, relazioni e atti.

Un corso con i requisiti appena elencati è quello organizzato da Form&Lex, ente di formazione finalizzato specificatamente all’aggiornamento professionale di professionisti, che vede tra i docenti il Dott. Domenico Chindemi e la Dott.ssa Paola Alifuoco. Il corso prevede 32 incontri, della durata di 4 ore, con inizio previsto per fine Settembre e conclusione perciò a Marzo 2024.

Il nome del Dott. Chindemi è sicuramente noto a chi ha a che fare con il Diritto Tributario. Il suo lungo curriculum lo vede magistrato presidente emerito della Sezione Tributaria della Suprema Corte di Cassazione, presidente della Corte di giustizia di Primo grado di Milano, già presidente della Commissione Tributaria della Lombardia, Professore di Diritto Privato a contratto presso l’Università Bocconi di Milano e autore di numerose pubblicazioni in materia.

La metodologia didattica dichiarata dall’ente di formazione e dai docenti pone molta attenzione alle prove pratiche, dedicando un tempo importante alla redazione degli elaborati oggetto delle prove scritte. Ogni mese saranno infatti assegnati dei temi e degli elaborati da produrre relativamente a ciascuna delle materie previste, prevedendo poi la correzione di ognuno singolarmente e una discussione generale in aula per migliorare le tecniche di ragionamento.

Un altro punto importante previsto da questo corso è la possibilità di interagire direttamente con il magistrato durante le lezioni. Avere l’opportunità di confrontarsi di persona con una personalità così esperta e competente, permetterà al candidato di entrare realmente nelle dinamiche della giustizia tributaria e sarà un’ottima opportunità per cercare di carpire anche i trucchi del mestiere.

Per quanto riguarda invece le lezioni di Diritto Tributario, nel corpo docente previsto da Form & Lex troviamo la Dott.ssa Alifuoco, già Direttore dell’Agenzia delle Entrate della Liguria. Il suo punto di vista andrà quindi a completare le nozioni fornite dal magistrato, per completare la preparazione in vista del concorso.

Per le lezioni di diritto commerciale ci si avvarrà della collaborazione del Dott. Matteo Mattioni, notaio e docente di diritto privato presso l’Università Bocconi di Milano e, specificamente per la gestione della crisi di impresa, del Dott. Giuseppe Limitone, giudice presso il Tribunale di Vicenza, esperto in materia ed autore di numerose pubblicazioni su riviste specializzate.

Se la carriera da magistrato è uno dei vostri sogni e lo studio non vi spaventa, investite in studio e formazione e non lasciatevi sfuggire l’opportunità straordinaria di questo concorso.

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